Big Tech: troppo grandi per prevalere

Big Tech: troppo grandi per prevalere

Quando i dirigenti delle più grandi aziende tecnologiche statunitensi si confrontano con l’argomento che sono diventate troppo potenti e dovrebbero essere smembrate, hanno una risposta pronta: spezzettare le Big Tech aprirebbe la strada al dominio cinese e quindi minerebbe la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

In una nuova era di grande competizione – l’argomentazione prosegue – gli Stati Uniti non possono permettersi di rimpiccolire società superstar come Amazon, Facebook e Alphabet (la holding di Google). Per quanto grandi siano queste aziende, i loro vincoli permetterebbero semplicemente ai colossi cinesi di guadagnare un vantaggio e gli Stati Uniti non avrebbero alcuna possibilità di vincere la corsa globale alle armi di intelligenza artificiale (AI).

Che i manager tech  offrano questi argomenti non è sorprendente, ma la posizione sta guadagnando trazione fuori dalla Silicon Valley; anche i politici democratici che hanno criticato la Big Tech, come il rappresentante della California Ro Khanna e il senatore Mark Warner della Virginia, hanno espresso preoccupazione in tal senso. Ma il caso della sicurezza nazionale contro lo smembramento delle Big Tech non è solo debole; è arretrato.

Lungi dal competere con la Cina, molte grandi aziende tecnologiche stanno operando nel paese e i loro crescenti intrecci creano vulnerabilità per gli Stati Uniti esponendo le sue imprese allo spionaggio e alla coercizione economica. A casa, la concentrazione del mercato nel settore tecnologico significa anche meno concorrenza e quindi meno innovazione, che minaccia di lasciare gli Stati Uniti in una posizione peggiore per competere con i rivali stranieri.

Piuttosto che minacciare di minare la sicurezza nazionale, è necessario smembrare e regolare le Big Tech per proteggere le libertà democratiche degli Stati Uniti e preservare la sua capacità di competere e difendersi da nuovi rivali di grande potenza.

>>continua a leggere

Fonte: Foreign Affairs